Una eclatante vittoria di Lucifero e ‘ di garantire a se stesso che nessuno parli dell’inferno, per qualche millennio addirittura ha voluto che egli fosse soltanto una mitologia. Poi ci ha pensato lo Stato Vaticano a trasformare il mito in un tabù, raffigurandolo con degli affreschi e immagini scolpite in molte cattedrali come un demone dalle sembianze spaventose, immagini distorte che nei secoli hanno terrorizzato piccoli e grandi, con demoni metà uomini e metà animali, pronti con un forcone a tormentare le anime destinate alla sua dimora: gli inferi. A rafforzare quest’opera si dispone poi il famoso Dante Alighieri che durante il suo esilio durato circa quindici anni: (1306/1321), da’ una dettagliata definizione dell’inferno come se di fatto vi fosse già stato.

Bisogna dire però che questa strategia satanica nei secoli ha avuto successo in quanto nessuno ne parlava se non nel periodo delle due inquisizioni: quella vescovile e quella pontificia, avvenute tra Xl e XVl secolo, le quali si dilettavano a dare la caccia alle streghe, definendole: possedute o seguaci di Satana, emettendo così condanne ad una morte atroce.

Ai giorni nostri però accade che Satana non si nasconde più, ma è giunto il tempo in cui si palesa chiaramente e pubblicamente con i suoi seguaci, vantando addirittura dei riconoscimenti legali per manifestare che egli è la risposta a tutte le debolezze e frustrazioni dell’umanità, che tra l’altro egli stesso provoca. Sarebbe lungo raccontare l’evoluzione dei suoi successi fino ai giorni nostri, comunque sia chiaro che adesso vuole che si parli di lui, ma non della sua dimora, ossia gli inferi, anche se a volte li rappresenta in maniera subliminale in pittoreschi spettacoli sia teatrali che musicali.

Ma cosa sappiamo di Satana.

Egli è stato definito con tanti nomi e aggettivi: il suo vero nome in principio era Lucifero, ossia Angelo di luce, che stava alla presenza di Dio, egli era un cherubino, il profeta Ezechiele al capitolo 28, versi: 13-19; ci dice di lui:

“Eri nell’Eden il giardino di Dio; eri coperto di ogni pietra preziosa: rubini, topazi, diamanti, onici, diaspri, zaffiri, carbonchi, smeraldi e oro; la lavorazione dei tuoi tamburelli e dei tuoi flauti fu preparata per te il giorno in cui fosti creato. Tu eri un cherubino unto, un protettore. Io ti avevo posto sul monte santo di Dio e camminavi in mezzo a pietre di fuoco. Tu eri perfetto nelle tue vie dal giorno in cui fosti creato, finché non si trovò in te la perversità. Per l’abbondanza del tuo commercio, ti sei riempito di violenza e hai peccato; perciò ti ho scacciato come un profano dal monte di Dio e ti ho distrutto, o cherubino protettore di mezzo alle pietre di fuoco. Il tuo cuore si era innalzato per la tua bellezza; hai corrotto la tua sapienza a motivo del tuo splendore. Ti getto a terra, ti metto davanti ai re, perché ti vedano. Con la moltitudine delle tue iniquità, con la malvagità del tuo commercio hai profanato i tuoi santuari, perciò ho fatto uscire di mezzo a te un fuoco, che ti ha divorato, e ti ho ridotto in cenere sulla terra sotto gli occhi di quanti ti guardavano. Tutti quelli che ti conoscevano tra i popoli restano stupefatti di te; sei diventato oggetto di terrore e non esisterai mai più “.

2 Pietro 2,4; “Se Dio infatti non risparmiò gli angeli che avevano peccato, ma li cacciò nel tartaro tenendoli in catene di tenebre infernali, per esservi custoditi per il giudizio”.

Apocalisse 12,7-12; “E vi fu guerra in cielo: Michele e i suoi angeli combatterono contro il dragone; anche il dragone e i suoi angeli combatterono, ma non vinsero e per loro non fu più trovato posto nel cielo. Così il gran dragone, il serpente antico, che è chiamato diavolo e Satana, che seduce tutto il mondo, fu gettato sulla terra, con lui furono gettati anche i suoi angeli. Allora udii una grande voce nel cielo che diceva: “Ora è giunta la salvezza, la potenza e il regno del nostro Dio e la potestà del Suo Cristo, poiché è stato buttato giù l’accusatore dei nostri fratelli, colui che li accusava davanti al nostro Dio giorno e notte. Ma essi l’hanno vinto per mezzo del sangue dell’Agnello e per mezzo della parola della loro testimonianza; e non hanno amato la loro vita, tanto da esporla alla morte. Perciò rallegratevi, o cieli, e voi che abitate in essi. Ma guai a voi, abitanti della terra e del mare, perché il diavolo è sceso a voi con grande ira, sapendo di avere poco tempo”.

Il profeta Isaia al capitolo 14, versi 9-23; nell’anno 740 A.C. ci dirà di lui:

“Lo Sheol di sotto è in agitazione per te, per farsi incontro al tuo arrivo; esso risveglia gli spiriti dei trapassati, tutti i principi della terra; ha fatto alzare dai loro troni tutti i re delle nazioni. Tutti prendono la parola per dirti: ”anche tu sei diventato debole come noi e sei divenuto simile a noi. Il tuo fasto è precipitato nello Sheol assieme al suono delle tue arpe; sotto di te si stende un letto di vermi e i vermi sono la tua coperta”. Come mai sei caduto dal cielo, o Lucifero, figlio dell’aurora? Come mai sei stato gettato a terra, tu che atterravi le nazioni? Tu dicevi in cuor tuo: ”io salirò in cielo, innalzerò il mio trono al di sopra delle stelle di Dio; mi siederò sul monte dell’assemblea, nella parte estrema del nord, salirò sulle parti più alte delle nubi, sarò simile all’Altissimo”. Invece sarai precipitato nello Scheol, nelle profondità della fossa. Quanti ti vedono ti guardano fisso, ti osservano attentamente e dicono: ”E’ questo l’uomo che faceva tremare la terra, che scuoteva i regni, che ridusse il mondo come un deserto, distrusse le sue città e non lascio’ mai andar liberi i suoi prigionieri?”. Tutti i re delle nazioni, tutti quanti riposano in gloria, ciascuno nel proprio sepolcro; tu invece sei stato gettato lontano dalla tua tomba come un germoglio abominevole, come un vestito di uccisi trafitti colla spada, che scendono sui sassi della fossa, come un cadavere calpestato. Tu non sarai riunito a loro nella sepoltura, perché hai distrutto il tuo paese e hai ucciso il tuo popolo; la discendenza dei malfattori non sarà più nominata. Preparate il massacro dei suoi figli a causa della iniquità dei loro padri, perché non si alzino più a prendere possesso della terra e a riempire la faccia del mondo di città. “Io mi leverò contro di loro”, dice l’Eterno

degli eserciti ,” e sterminerò da Babilonia il nome e i superstiti, la progenie e la discendenza”, dice l’Eterno. “Ne farò il dominio del porcospino e paludi di acqua; la spazzerò con la scopa della distruzione”, dice l’Eterno degli eserciti.

Con queste parole il profeta Isaia ci anticipa che Gesù verrà a fare giustizia per quegli uccisi che ingiustamente erano stati fatti prigionieri.

Gesù ci fa sapere tramite l’evangelista Luca, al capitolo 10 versi 18-19;

“Ed Egli disse loro: Io vedevo Satana cadere dal cielo come una folgore. Ecco, io vi ho dato il potere di calpestare serpenti e scorpioni, e su tutta la potenza del nemico; e nulla potrà farvi del male.”

Questa epistola ci porta a conoscenza che Gesù dando incarico a settanta dei suoi discepoli di andare per il mondo a predicare l’Evangelo, li incoraggia testimoniando che in prima persona vedeva il nemico di Dio, Satana cadere dal cielo come una meteora luminosa, per essere confinato nella sua nuova dimora eterna, gli inferi. Precisa anche che li ha investiti di autorità e del potere di dominare su ogni spirito avverso, essi da quel momento, ne avranno facoltà. Noteremo anche che da quel momento, Gesù stesso gli cambierà il nome da Lucifero a Satana, da angelo di luce a: Nemico, oppositore, avversario, diavolo, dragone, serpente tentatore, padre della menzogna, omicida.

In Giovanni 8,44; Gesù rivolgendosi ai farisei ipocriti, dice di lui:

“Voi siete dal diavolo, che e’ vostro padre, e volete fare i desideri del padre vostro; egli fu omicida fin dal principio e non è rimasto fermo nella verità, perché in lui non c’è verità. Quando dice il falso, parla del suo perché è bugiardo e padre della menzogna”

Ma cos’è questo inferno

Bisogna infatti fare chiarezza intorno a questo luogo che nell’Antico Testamento veniva chiamato Sheol, Ades, Tartaro o Tanakh, per indicare il regno dei morti situato nelle profondità della terra. In realtà Esso fu creato principalmente per Lucifero e i suoi angeli. Infatti Gesù ne parla nell’evangelo di Matteo 25,41;“Allora Egli dirà ancora a coloro che sono alla sinistra: Andate via da me, maledetti, nel fuoco eterno che è stato preparato per il diavolo e per i suoi angeli. Sia chiaro che in quel luogo ci andranno anche coloro che hanno rifiutato la salvezza non credendo in Gesù come Figlio di Dio, ed altri ancora che lo hanno disprezzato con le loro opere malvage.

Anche l’Apostolo Giuda, nella sua epistola: 6,6; scrive:

”Egli ha pure rinchiuso nelle tenebre dell’inferno con catene eterne, per il giudizio del gran giorno, gli angeli che non conservarono il loro primiero stato ma che lasciarono la loro propria dimora”.

Gesù durante i suoi anni di ministerio sulla terra, in molte occasioni ha voluto parlare dell’inferno, nell’evangelo di Luca 16,20-26; ci fa sapere:

“Vi era anche un mendicante chiamato Lazzaro, che giaceva alla sua porta tutto coperto di piaghe ulcerose, E, essendo tra i tormenti nell’inferno,(si riferisce al ricco epulone), alzo’ gli occhi e vide da lontano Abrahamo e Lazzaro nel suo seno. Allora gridando, disse: ”Padre Abrahamo, abbi pietà di me, e manda Lazzaro a intingere nell’acqua la punta del dito per rinfrescarmi la lingua, perché soffro terribilmente in questa fiamma”. Ma Abrahamo disse: ”figlio, ricordati che tu hai ricevuto i tuoi beni durante la tua vita e Lazzaro similmente i mali; ora invece egli è consolato e tu soffri. Oltre a tutto ciò, fra noi e voi è posto un grande baratro, in modo tale che coloro che vorrebbero da qui passare a voi non possono; così pure nessuno può passare di là a noi”.

Gesù in questa sua parabola, ci ha voluto rivelare che l’inferno si divide in due dimore:

Una riservata a Lucifero, i suoi angeli, e tutti gli uomini ribelli, violenti e malvagi, esistiti da Noè fino alla Sua venuta, in attesa di consumare una sentenza già dichiarata;

L’altra in un luogo di riposo per tutti quei giusti che soggiornarono lì in attesa di essere liberati da quel luogo, per poi trasferirsi nel paradiso di luce, di pace e di gioia eterna, alla Sua presenza.

Il ministerio di Gesù sulla terra

Quindi durante la Sua prima venuta come uomo tra gli uomini, Gesù dovrà affrontare un primo battesimo di lotta spirituale con Satana, nel deserto, dove viene tentato di ogni tentazione, vedi Luca 4,1-12.

La sua prima apparizione in sinagoga fu proprio nella città dove crebbe: “Nazareth”, e lì leggendo il rotolo del profeta Isaia, 61,1-3; parla dell’adempimento della scrittura, in quanto Egli viene a dare libertà ai prigionieri, non soltanto nello spirito dei presenti di quel tempo, ma mi piace pensare che anticipava la libertà per quei prigionieri che aspettavano con ansia di vedere la gloriosa luce di Gesù in quel luogo tenebroso, perché privo della Sua presenza, vedi Luca 4,18.

Gesù libera molti posseduti da demoni:

In seguito durante il Suo cammino Gesù si trovava spesso a dover manifestare la Sua autorità contro quegli angeli decaduti, divenuti ormai demoni che vagavano per la terra, confinandoli nel luogo a loro stabilito, infatti leggiamo di alcune testimonianze, come ad esempio in Luca 4,41;

“Da molti uscivano demoni gridando e dicendo:” Tu sei il Cristo, il Figlio di Dio”. Ma Egli li sgridava e non permetteva loro di parlare, perché sapevano che Egli era il Cristo”.

In Marco 5,1-13; Parla dell’indemoniato Gadareno, che era posseduto da una legione di demoni, e’ scritto: “Ed ecco , essi si misero a gridare, dicendo: “Che vi è tra noi e te, o Gesù, Figlio di Dio? Sei tu venuto qui, per tormentarci prima del

tempo? . Non lontano da loro, vi era un branco di porci che pascolava. E i demoni lo pregavano, dicendo: “ Se tu ci scacci, permettici di andare in quel branco di porci”. Qui notiamo l’indiscutibile e assoluta autorità che Gesù ha sempre avuto sugli angeli della ribellione divenuti demoni, autorità che ha anche elargito alla Sua chiesa.

Marco 1-23-28; = Gesù mentre predicava nella sinagoga di Capernaum, si manifestava un uomo posseduto da uno spirito immondo, e gridando diceva: “Sappiamo chi tu sei, sei venuto a distruggerci prima del tempo?”.

Matteo 12,22; = “Allora gli fu presentato un indemoniato, cieco e muto; ed Egli lo guarì, sicché il cieco e muto parlava e vedeva”.

Gesù anticipa la prossima conquista dell’inferno:

Matteo 16,18; “Ed Io altresì ti dico, che tu sei Pietro, e sopra questa roccia Io edificherò la mia chiesa e le porte dell’inferno non la potranno vincere”. Credo che ne Pietro, ne i suoi fratelli, potevano ancora comprendere questa rivelazione, in quanto Egli da lì a poco, avrebbe avuto le chiavi di quelle porte.

Paolo fa sapere che il dominio di Gesù non avrà confini:

Filippesi 2, 9-11; “Perciò anche Dio lo ha sovranamente innalzato e gli ha dato un nome che è al di sopra di ogni nome, affinché nel nome di Gesù si pieghi ogni ginocchio delle creature (o cose) celesti, terrestri e sotterranee, e ogni lingua confessi che Gesù Cristo e’ il Signore, alla gloria di Dio Padre.”

Giudizio sulle città impenitenti:

Luca 10, 13-15; “Guai a te, Corazin! guai a te, Betsaida! Perché se in Tiro e in Sidone fossero state fatte le potenti opere compiute in voi, già da tempo si sarebbero ravvedute, vestendosi di sacco e sedendo nella cenere. Perciò nel giorno del giudizio Tiro e Sidone saranno trattate con più tolleranza di voi.

E tu, Capernaum, che sei stata innalzata fino al cielo, sarai abbassata fin nell’inferno.

Il sacrificio di Gesù:

Matteo 12,38-40; “Allora alcuni scribi e farisei lo interrogarono, dicendo: “Maestro, noi vorremmo vedere da te qualche segno”. Ma Egli, rispondendo, disse loro: “Questa malvagia e adultera generazione, chiede un segno, ma nessun segno le sarà dato, se non il segno del profeta Giona. Infatti, come Giona fu tre giorni e tre notti nel ventre del grosso pesce, così starà il Figlio dell’uomo tre giorni e tre notti nel ventre della terra”.

Credo che nessuno di coloro che ascoltavano queste parole, avesse una vaga idea della grandezza e della potenza di quel messaggio che parlava di morte e di resurrezione, ne di cosa Egli dovesse fare in quei tre giorni nelle viscere degli inferi. In realtà credo che anche ai giorni nostri la chiesa, abbia veramente compreso il valore e la profondità di questo evento sconvolgente.

In verità, mai come allora l’inferno fu terrorizzato, vedendo il Cristo scendere da solo, avvolto da una luce radiosa che illuminava quelle oscurità; terrore per alcuni, speranza per altri, Egli finalmente era lì per compiere giustizia, Gesù non è morto solo per noi, ma è sceso nelle profondità della terra per liberare coloro che erano in attesa imprigionati, lo aveva detto sulla croce: “Padre tutto è compiuto !” Ma la Sua vittoria non si concludeva nella croce, bensì era solo l’inizio, infatti come è scritto in Colossesi 2, 14-15; “Egli ha annientato il documento fatto di ordinamenti, che era contro di noi e che ci era nemico, e l’ha tolto di mezzo inchiodandolo alla croce; avendo quindi spogliato le potestà e i principati, ne ha fatto un pubblico spettacolo, trionfando su di loro in lui”. Adesso i demoni sono attoniti e terrorizzati, Egli scende come giudice e Re, per proclamare la vittoria e fare giustizia. Adesso ha vinto la morte e la disarmata, scende non come un nuovo carceriere, ma per reclamare le chiavi di quel carcere come liberatore; annuncia parole di speranza e di conforto per quegli uccisi giusti, reclusi li ingiustamente, adesso apre per loro un portale nuovo verso il paradiso, dove luce, pace e gioia eterna li attendono alla Sua presenza. Si è finito il tempo dell’angoscia e dell’attesa, non saranno più privati della Sua meravigliosa presenza, ora finalmente saranno consolati.

Inizia dunque una nuova era, Egli possiede le chiavi delle porte dell’inferno e da ora in avanti, sarà Lui a decidere chi dovrà farne dimora. Infatti è scritto in Luca 23, 43; Gesù rivolgendosi al ladrone sulla croce, disse: “ In verità ti dico: oggi tu sarai con me in paradiso”.

Oh si, la chiesa ha tanto bisogno di essere informata di questa grandiosa conquista di Gesù, pagata con il sangue del Suo sacrificio, fratello, sorella, ci pensi, Egli ha pagato il prezzo di riscatto per noi tutti. L’apostolo Paolo, scrive in 1 Corinzi 15, 55-57;”La morte è stata inghiottita nella vittoria. O morte, dov’è il tuo dardo? O inferno, dov’è la tua vittoria? Ora il dardo della morte è il peccato, e la forza del peccato è la legge. Ma ringraziato sia Dio che ci dà la vittoria per mezzo del Signor nostro Gesù Cristo”.

Efesini 4,8-10; “Per la qual cosa la scrittura dice: “Essendo salito in alto, Egli ha condotto prigioniera la prigionia e ha dato dei doni agli uomini”. Or questo: “È salito” che cosa vuol dire se non che prima era pure disceso nelle parti più basse della terra? Colui che è disceso e’ lo stesso che è anche salito al di sopra di tutti i cieli, per riempire tutte le cose”. Grandioso, Egli è sceso per ridurre i carcerieri in carcerati eterni.

Ebrei 2, 14-15; “Poiché dunque i figli hanno in comune la carne e il sangue, similmente anch’Egli ebbe in comune le stesse cose, per distruggere, mediante la Sua morte, colui che ha l’impero della morte, cioè il diavolo e liberare tutti quelli che per timore della morte erano tenuti in schiavitu’ per tutta la loro vita”. Alzi la mano chi ha paura della morte, sappi fratello, sorella che Gesù oggi, ti dice: “Non temere; in verità, in verità vi dico: “chi crede in me, ha vita eterna! (Giovanni 6,47;)”

Gesù ha predicato negli inferi

1 Pietro 17-21; “E’ meglio infatti, se tale è la volontà di Dio, soffrire facendo il bene piuttosto che facendo il male, perché anche Cristo ha sofferto una volta per i peccati, il giusto per gli ingiusti, per condurci a Dio. Fu messo a morte nella carne, ma vivificato dallo Spirito, nel quale Egli andò anche a predicare agli spiriti che erano in carcere, che un tempo furono ribelli, quando la pazienza di Dio aspettava ai giorni di Noe’ mentre si fabbricava l’arca, nella quale poche persone, otto in tutto, furono salvate attraverso l’acqua, la quale è figura del battesimo (non la rimozione della sporcizia della carne, ma la richiesta di buona coscienza presso Dio), che ora salva anche noi mediante la risurrezione di Gesù Cristo, il quale è andato in cielo ed è alla destra di Dio, dove gli sono sottoposti angeli, potestà e potenze”.

I morti risuscitarono

Matteo 27,50-53; “E Gesù, avendo di nuovo gridato con gran voce, rese lo Spirito. Ed ecco, il velo del tempio si squarciò in due, da cima a fondo; la terra tremo e le rocce si spaccarono; i sepolcri si aprirono e molti corpi dei santi, che dormivano, risuscitarono; e, usciti dai sepolcri dopo la risurrezione di Gesù, entrarono nella santa città e apparvero a molti”.

Ecco la potenza della resurrezione! Ora, pensate voi che questi santi uomini non abbiano destato stupore, misto a paura e meraviglia, mentre camminavano per le vie della città, eppure ciò non era sufficiente per gli increduli, e per gli scribi e farisei di quel tempo. Aveva ragione il padre Abramo quando rispondeva al ricco epulone: “Ma quello disse: “Ti prego dunque, o padre, di mandarlo a casa di mio padre, perché io ho cinque fratelli, affinché li avverta severamente, e così non vengano anch’essi in questo luogo di tormento”. Abrahamo rispose: “Hanno Mose’ e i profeti, ascoltino quelli”. Quello disse: “No, padre Abrahamo, ma se qualcuno dai morti andrà a loro, si ravvederanno”. Allora egli gli disse:”Se non ascoltano Mose’ e i profeti, non crederanno neppure se uno risuscitasse dai morti”. (Vedi Luca 16,27-31;).

Adesso voglio farti qualche domanda: “Come reagiresti se incontrassi per strada una persona che molti anni prima eri presente alla sua sepoltura?; Ma credi veramente nella risurrezione?; Ti è mai successo di avere il timore di non fare parte a quei salvati che saranno risuscitati in Cristo?;

In Ebrei 9, 27-28; e’ scritto: “E come è stabilito che gli uomini muoiano una sola volta, e dopo ciò viene il giudizio, così anche Cristo, dopo essere stato offerto una sola volta per prendere su di sé i peccati di molti, apparirà una seconda volta senza peccato a coloro che lo aspettano per la salvezza”.

Sapevi tu che chi dimora in Cristo, nasce due volte e muore una volta soltanto, mentre chi non vive in Lui, nasce una volta e muore due volte?, sì perché a quel giudizio coloro che non vengono trovati scritti nel libro della vita, subiranno una tremenda condanna che è la morte seconda, vedi Apocalisse 20, 14-15; “Poi la morte è l’Ades furono gettati nello stagno di fuoco. Questa è la morte seconda. E se qualcuno non fu trovato scritto nel libro della vita, fu gettato nello stagno di fuoco”.

In Apocalisse 1,18; e’ scritto: “Io fui morto, ma ecco sono vivente nei secoli dei secoli, amen; e ho le chiavi della morte e dell’Ades”. Come detto prima, da allora in

avanti è il nostro Signore Gesù che deciderà, come ha fatto quel giorno sul calvario della croce, ad un ladrone disse: “In verità ti dico: “oggi tu sarai con me in paradiso”; mentre per l’altro ladrone che lo accusava, l’avrebbe atteso il giudizio della morte seconda. (Luca 23,43;).

Giunti a questo punto, potrei continuare a citare argomenti fondamentali della Santa Parola di Dio che trattano la salvezza, ma questa è una lettera per i credenti, per coloro che fanno parte dell’esercito di Cristo qui in terra. Per coloro che sono stati già salvati per salvare altri; per coloro che sono stati amati per amare altri; per coloro che sono stati consolati per consolare altri; per coloro che sono stati giustificati per giustificare altri, e potrei continuare. Tu caro fratello sai se il tuo nome è scritto nel libro della vita, così come sai che sei salvato, ma quando il nemico nei momenti difficili e di scoraggiamento, ti ferisce il calcagno, insinuando nella tua mente il dubbio; il dubbio che non sarai salvato; che Dio e’ stanco dei tuoi peccati e ha smesso di perdonarti; che per te Egli è ormai lontano e non c’è più speranza ; sappi che non sei dimenticato, ecco, Egli viene, viene proprio per te divenuto giusto si Suoi occhi, e in quest’ora Gesù rompe le porte del carcere della tua mente, spezza le catene che forse da troppo tempo ti tengono legato, il Suo grido ti desterà dal tuo torpore e ti darà nuova speranza, nuove forze e nuovo vigore, ricorda che non sei più sotto il dominio della legge, il Risorto ti ha donato la grazia.

Solo ricordati di ciò che l’apostolo Paolo raccomanda agli Ebrei e a noi oggi:

“Accostiamoci con cuore sincero, in piena certezza di fede, avendo i cuori aspersi per purificarli da una cattiva coscienza e il corpo lavato con acqua pura”. (Ebrei 10,22;).

E poi ancora: “Esaminate voi stessi per vedere se siete nella fede; provate voi stessi. Non riconoscete voi stessi che Gesù Cristo e’ in voi? A meno che non siate riprovati”. (2 Corinzi 13,5;).

Da oggi dunque, cammina da vittorioso, non dimenticando ciò che hai ricevuto e perché sei nato di nuovo, ricorda l’autorità che Egli ti ha dato, perché se il serpente antico, ti ferisce il calcagno, tu gli triterai il capo!.

Salvatore Sturniolo